“Guardare il mare significa imparare a guardare oltre e a liberarsi, contemplare il mare per riuscire a cogliere quella parte di se più recondita che ti fa arricchire spiritualmente e che ti rinvigorisce.
Quando si vive in una città di mare con la collina alle spalle ed il mare davanti si tende ad essere contemplativi, ad osservare il mare; la sua profondità e la sua grandezza mentre alle spalle c’è un mondo “’e bellezza int ‘e mane e chi ha fatto soltanto schifezze”; una realtà dove i valori sono stati persi o forse solo dimenticati.”
Continua a leggere